Analisi “Archetipi” utilizzati nella Bioedilizia

Dopo aver assaporate le splendide parole dei Ernest Hackel vediamo di sviscerare il termine" Bioedilizia " che propone un'immagine della casa assimilabile a quella di un organismo vivente che deve necessariamente essere protetto da una pelle impermeabile e traspirante che consenta uno scambio continuo tra interno e sterno (la nostra pelle da questo punto di vista è un modello eccezionale).Bisogna dunque imparare dalla natura e preferire per le coperture i materiali che hanno queste caratteristiche e saper mediare sapientemente mattoni di argilla cotta per le coperture e argilla cruda per le pareti esterne.

Vediamo di analizzare gli "Archetipi " usati nella Bioedilizia escludendo i materiali sintetici. Il Legno e L'argilla sono onnipresenti in questo settore in forma di parquet e di piastrelle in cotto, gres, clinker e ceramica. Uno spazio marginale è invece occupato dai pavimenti tessili in fibre vegetali (cotto, sisal ecc.) o animali (lana) che per motivi igienici legati all'accumulo di polveri,acari e altri microrganismi vanno usati con molta parsimonia. Per quanto riguarda il legno valgono ovviamente le considerazioni sul suo trattamento: un parquet verniciato con una vernice poliuretanica perde molte delle caratteristiche proprie del legno e diventa oggettivamente un pavimento di plastica. Per quanto riguarda la ceramica le altissime temperature di cottura cui l'argilla è sottoposta determinano una vetrificazione del materiale che gli fa perdere le sue doti di assorbenza e traspirabilità incrementandone però l'impermeabilità, che è a volte indispensabile. Bisogna evitare le ceramiche che sono spesso colorati con materiali sintetici o a base di metalli pesanti che produce diossina.

Vediamo di analizzare i materiali coibenti isolanti evitando di utilizzare materiali di origine petrolchimica utilizzati per la coibentazione termoacustica, inoltre sono nocivi all'uomo "Fibre Minerali: i materiali coibenti naturali a conformazione fibrosa anche se di origine naturale, sono sconsigliati la sua pericolosità sta nel fatto che le microfibre es. l'amianto produce polveri sottili che liberate nell'aria sono irritanti per le mucose dell'apparato respiratorio, e cancro nei polmoni. I materiali da utilizzare per una buona coimbentazione sono: il sughero, fibra di cocco, di juta, di cotone, di lino, lana di pecora, argilla, cere e oli. Analizzando questi materiali si scoprirà che: hanno capacità di diffusione (traspirabilità), igroscopicità (distribuzione uniforme dell'umidità), la resistenza al fuoco, a muffe, funghi,insetti e roditori,l'assenza di prodotti protettivi e sintetici, l'assenza di odore,non hanno radioattività,la capacità di essere elettricamente neutri, la sostenibilità ambientale (materie prime rinnovabili, riciclabili e non pericolose per la salute dell'uomo e dell'ambiente).

Il Sughero per esempio viene prodotto dalla corteccia di un albero di origine mediterranea ,la quercia da sughero Quercus suber) Questa corteccia è composta da un tessuto cellulare spugnoso,morbido e resinoso costituito da migliori di alveoli che si stratificano lentamente e, una volta asportata si riproduce nell'arco di dieci anni.

 

28/01/2013

 

Fonte:

Cortese contributo dell'

Architetto Alessi Baldassare

 

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