Edward Wilson della Harward University - stiamo alterando . . . .

Scrive Guido Canella (ricordo l'egrègio Architetto ormai morto che con la sua satira e astuzia descrive il mondo che lo circonda): 'aspirazione al riconoscimento, all'identificazione, alla rappresentazione collettiva della comunità, di cui un tempo di si faceva portatrice l'edilizia pubblica, ormai pilotata dai beni di consumo, ha finito per trasferirsi su aspetti più soprastrutturali e addomesticati, come l'effimero, l'arredo urbano, il <<museale>>, dove convivono un malinteso senso della conservazione attraverso il finto-antico e un malinteso senso dell'innovazione attraverso la caricatura della fantascienza. Pier Paolo Pasolini chiamava << l'omologazione piccolo-borghese>>tende a prevalere sugli schieramenti politici, senza differenze tra capoluogo e provincia, tra centro e periferia. Si assiste a una Milano simile a New York e il suo centro direzionale simile a Manhattan?

Edward Wilson stiamo alterando . . . .

Oggi mi vorrei soffermare su una riflessione di un noto professore della Harward University Eduard Wilson che dice: il genere umano è in grado di alterare il clima della terra, ruolo che era riservato alla tettonica, alle reazioni cromosferiche e ai cicli glaciali. Dopo il meteorite di dieci chilometri di diametro che precipitò nello Yucatan, ponendo fine all'era dei rettili, sessantacinque milioni di anni fa, i più grandi distruttori della vita siamo noi. Con la sovrappopolazione ci siamo creati il pericolo di finire il cibo e l'acqua.

Quindi dobbiamo fare delle scelte o accettare il nostro comportamento corrosivo e rischioso, come prezzo inevitabille della crescita demografica ed economica, oppure fare l'inventario di noi stessi e andare alla ricerca di una nuova etica ambientale.

Pertanto un comportamento etico così auspicato può essere indotto, cioè creato, in un edificio attraverso una serie di accorgimenti progettuali ed attraverso l'impiego di opportune configurazioni planimetriche e formali che siano in grado di gestire in modo sostenibile l'intero ciclo di vita dello stesso.

Il ciclo di vita complessivo di un edificio, il cosidetto Life Cycle Analisis (LCA), costituisce una metodologia finalizzata alla previsione dell'impatto che un prodotto impiegato può generare durante l'intero periodo della sua vita. Il Life Cycle Analisis rappresenta un'analisi sistematica in grado di valutare i flussi di materia e di energia che si originano durante l'intera vita di un edificio.

Inoltre viene messo in evidenza l'analisi del ciclo di vita di un prodotto, evidenziando le aree critiche ed i punti di evidente debolezza di un processo produttivo, mettendo in evidenza le fasi su cui poter intervenire per diminuire gli impatti ambientali del prodotto, riducendo complessivamente, il consumo di energia e la produzione di rifiuti. Inoltre la gestione di un edificio di tipo tradizionale è di farlo funzionare con un minore consumo di energia e di un ridotto impatto ambientale complessivo. Si intende incentivare gli utenti a modificare le loro abitudini di consumo nell'ottica generale di uno sviluppo sostenibile. E' un'operazione di tipo economico-sociale di sviluppo sostenibile per soddisfare i bisogni delle attuali generazioni senza precludere alle future generazioni la possibilità di fare la stessa cosa. Il Rapporto di Brundtland (1987) da nome del primo ministro norvegese, Groarlem Brundtland, presidente della Commissione mondiale indipendente su ambiente e sviluppo che ha definito,  seppure empiricamente, per la prima volta lo sviluppo sostenibile.

 

12/02/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'

Architetto Alessi Baldassare

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