Leon Battista alberti " La struttura simile allo scheletro di un essere umano

Il freddo dell'inverno fa creare delle sollecitazioni infinitesime (delta di x o di y) dipende se i ferri sono riferiti al tetto o ai pilastri.

Il nostro corpo si dilata o si restringe in funzione della temperatura.

Il corpo traspira, si dilata, si restringe senza che ce ne accorgiamo:

In maniera analoga al corpo la struttura si comporta analogamente.

Dalle fondazioni ai pilastri, fino ad arrivare alle pareti di Tompagnamento e ai muri divisori, avvengono delle sollecitazioni infinitesime che non si vedono ad occhio nudo.

L'edificio subisce questi sbalzi di tensione si allarga si restringe in gergo tecnico subisce dilatazioni termiche.

Al di la di queste considerazioni che noi tutti possiamo intuire ci poniamo sempre la domanda: perché assistiamo all'utilizzo improprio dei materiali?

pareti troppo fine all'esterno che determinano stanze fredde umide che fanno ammalare l'uomo?.

Dove stiamo andando?, ma soprattutto perché la globalizzazione ci ha portato all'anarchia dei valori, tutto è mercificato, usa e getta e non si apprezzano più i valori umani.

Non si capisce come mai nel passato vi sono stati tanti luminari, sia umanisti nel campo architettonico,

ma anche uomini di scienza, capi politici,

uomini illustri nel campo religioso, e assistiamo inermi all'imbruttimento di interi quartieri, senza servizi e senza mezzi di trasporto adeguato.

Tutto cresce, il petrolio, i prezzi dei beni primari sono alle stelle e la gente non sa più a chi scaricare la colpa di questa catastrofe. Tutti i capi di governo e capi religiosi si scaricano le colpe e se ne lavano le mani e l'apoteosi di un processo a catena che ci sta autodistruggendo.

Ma mi domando il perché assistiamo a tale fenomeno e non riusciamo a trovare soluzioni?

Oggi mi sono lasciato andare alle emozioni umane ma è normale chiedersi i perché delle distorsioni dell'era moderna.

Cerchiamo di circoscrivere il campo del nostro discorso sull'architettura, che è la cosa che più mi sta a cuore, con la consapevolezza che scelte scellerate del passato hanno creato devianze e patologie che non si possono sanare facilmente.

Ieri mi sono fermato al 9 punto dell'architettura organica e con mio stupore constato il difficile compito dell'autore a definire l'architettura organica.

Addirittura l'autore ricorre all'aiuto di Goethe per definire il dualismo dello spirito creativo e lo divide in Architettura organica e Architettura formale.

Ripercorriamo insieme i punti per metterli in evidenza e trarre delle considerazioni sulla complessità che racchiude in se l'architettura organica.

Il 10 punto dell'Architettura Organica: Struttura che cresce seguendo la propria vocazione individuale, secondo un ordine specifico dettato dalle funzioni e dal contesto, come una pianta o qualsiasi altro organismo vivente.

- 11. Forme dinamiche

- 12. Forme indipendenti dalla geometria elementare

- 13. Approccio di buon senso (architettura indigena) e bellezza <<ragionevole>>

- 14. Anti -composizione

- 15. Prodotto di vita vissuta

ARCHITETTURA FORMALE

-1. <<Fine art>>

-2. Prodotto di pensiero

3. -Opera di immaginazione costruttiva

4. -Architettura disdegnosa della natura

5. -Architettura alla ricerca dell'universale

6. -Architettura che aspira alla regola, al sistema, alla legge

7. - Idealismo

8. -Stilismo

9. - Forme regolari (classicismo)

10. -Struttura concepita come un meccanismo in cui tutti gli elementi sono disposti secondo un ordine assoluto, in obbedienza alle leggi presunte immutabili di un sistema apriori

11. -forme cristallizzate

12. - Forme legate all'elementarismo geometrico e stereometrico

13-ricerca della proporzione perfetta, dei rapporti di sezione aurea, del bello assoluto

14. -Composizione

15. -Prodotto di educazione accademica.

Tra i maggiori storici del movimento moderno ricordiamo Walter Curt Behrendt che scrive: avremmo potuto aggiungere un'ulteriore contrapposizione alle quindici elencate, da una parte, l'Impressionismo ed Espressionismo; dall'altra, cubismo e i suoi derivati.

Egli individua i poli dell'architettura organica e di quella formale nelle personalità di Wrigt e Le Corbusier.

Opzione perentoria: << L'arte di Wrigt si fonda su un principio di validità generale, il principio della struttura organica che deve costituire la guida dell'architettura del futuro, se vogliamo riportarla ad essere un'arte vivente>>.

Nel 1941 il catalogo di un'esposizione di mobili allestita nel Museum of Modern Art di NEW york vi è il titolo " Organic Design" una spiegazione quanto mai incerta e reticente: <<Un design può essere qualificato organico se mostra un'armonica organizzazione delle parti nell'insieme, secondo la struttura, il materiale, l'uso.

In tale ambito non vi è posto per vani ornamenti e superfluità.

Ma non per questo il ruolo che spetta alla bellezza è inferiore: essa si manifesta nella scelta dei materiali, nella finezza visuale e nella razionale eleganza degli oggetti che servono alla fruizione>>.

Per capire e penetrare la ricerca delle nuove generazioni degli architetti, il loro atteggiamento mentale e psicologico, il campo delle loro preferenze figurali, per calarsi intimamente nelle opere cogliendone dilemmi e tormenti onde vagliarne i risultati, bisogna riconoscere alla corrente organica una specifica area linguistica convolgente originali angolazioni intellettuali e sociali.

Lunedì continueremo a penetrare questo affascinante mondo organico e cogliere con sapienza sfumature che fanno di un'architettura viva e non morta.

Continuiamo a parlare dell'architettura Biologica con l'ausilio dell'architetto Mario Botta.

Le sue residenze sono particolarmente introverse e l'involucro esterno è molto compatto, e in alcuni casi, completamente chiuso.

Le forme, molto simili al cilindro, o al cubo, minimizzano le superfici di dispersione e si riducono sensibilmente anche le superfici vetrate, sia per una esigenza energetica complessiva che per la necessità di contenere le dispersioni termiche.

In questo modo, utilizzando tali forme, l'involucro esterno può essere coibentato molto bene e non vi sono particolari vincoli di orientamento.

Anche Thomas Herzog, costruisce a Ratisbona la sua prima abitazione unifamiliare, realizza la sua prima esperienza nell'ambito dell'architettura solari.

Per risolvere positivamente il bilancio termico dell'edificio di Ratisbona sono stati messi a punto diversi ed ingegnosi accorgimenti che riguardano sia l'aspetto distributivo e sia le scelte tecnico-costruttive.

Nello specifico, per quanto attiene l'organizzazione funzionale, tali accorgimenti possono essere così riassunti:

- realizzazione di una camera di decompressione situata a nord in corrispondenza dell'ingresso.

- Individuazone di sub-sistemi di unità ambientali con diverse esigenze microclimatiche completamente compatibili con una fruizione razionale degli spazi.

Per quanto riguarda invece gli aspetti tecnico-costruttivi le principali soluzioni adottate sono di seguito sinteticamente elencate:

-miglioramento della capacità termica delle chiusure orizzontali di base che svolgono la funzione di massa di accumulo di calore;

- realizzazione di chiusure orizzontali di copertura micro-ventilate.

Queste misure, insieme con sistemi di riscaldamento aggiunti ed i guadagni indotti di energia solare esterna attraverso il soggiorno-serra, contribuiscono a ridurre il consumo annuale di gas da riscaldamento.

 

 

07/03/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'

Architetto Alessi Baldassare

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