Quali sono i vantaggi che una classe energetica elevata assicura?

A poco a poco tutte le case immesse nel mercato immobiliare avranno la loro “etichetta” energetica che ne attesterà la qualità.

“Certificare” significa capire quanto consuma una casa mettendo in relazione ciò che produce calore (gli impianti) con ciò che lo disperde (le pareti, i vetri, etc. ). Questo valore, frutto di accurati calcoli e misurazioni, viene poi inserito nel catasto energetico e rimane associato alla casa fino alla successiva certificazione.

In un futuro prossimo quali case avranno maggiore valore commerciale? Quelle situate in una classe energetica più alta (basso consumo) oppure quelle in una classe energetica più bassa (alto consumo)? La risposta è ovvia: maggiore è la classe energetica, minore è il consumo della casa, maggiore sarà il valore commerciale.

L’attestato di certificazione energetica è un documento che indica mediante una lettera il consumo dell'immobile. La legge prevede una scala che va dalla A (con la A+ che è in assoluto la più virtuosa), alla G (che è la più energivora, quella con i consumi più alti). Questo valore, per adesso, tiene conto soltanto dei consumi per il riscaldamento invernale e di quelli per la produzione di acqua calda e non considera quelli per il condizionamento e l'illuminazione. Con successivi atti integrativi il legislatore dovrà procedere all’estensione della certificazione a tutti i consumi energetici degli edifici.

L’attestato di certificazione energetica dura dieci anni e consente di conoscere la qualità di un'abitazione e di quantificare gli interventi per renderla meno energivora.

La certificazione energetica è stata pensata per ridurre i consumi energetici a livello globale: così come si sceglie un elettrodomestico che consuma poco, sceglieremo un'abitazione non solo per i diversi fattori che oggi la caratterizzano (posizione, qualità e distanza dei servizi, rumorosità, etc. etc.) ma anche sulla base del suo consumo misurato in Kilowattore.

Con la certificazione energetica si avranno presto vantaggi per molte categorie: nel settore delle costruzioni ci saranno sempre più ristrutturazioni indirizzate al contenimento della spesa energetica; i cittadini avranno in mano uno strumento con il quale poter scegliere l’appartamento anche in base ai consumi e non solo in base alla finiture; il Paese avrà una ricaduta in termini di sostenibilità energetica e ambientale dovuta al miglioramento delle prestazioni energetiche del parco edilizio.

 

Se la mia casa non è molto efficiente, come posso fare a migliorare le performance?

Il tecnico abilitato segnalerà tutte le operazioni che è possibile fare per aumentare la propria classe di efficienza. A questo proposito c’è da ricordare che molte di queste operazioni sono incentivate o attraverso sistemi come il conto energia, oppure attraverso le detrazioni fiscali, permettendo di recuperare fin da subito parte dell’investimento iniziale.

 

Detrazioni fiscali del 55%

Dal 2007 prorogato fino al 2012, è in vigore un sistema interessante ed efficace per ridurre i consumi energetici delle case in cui viviamo. In particolare è prevista una detrazione fiscale del 55% delle spese sostenute per:

-         riduzione delle dispersioni termiche degli edifici (sostituzione infissi, coibentazione pareti …); installazione di

-         pannelli solari per la produzione di acqua calda; installazione di caldaie a condensazione; costruzione di nuovi

-         edifici ad altissima efficienza energetica, interventi generali di riqualificazione energetica sugli edifici esistenti.

 

10/10/2010

Fonte:

http://www.cercageometra.it