Adler, Sallivan, Wright geni eretici

Continuiamo ad analizzare il modus operanti dei luminari del passato per attingere linfa vitale dalle loro intuizioni.

L'invenzione del grattacielo non può essere attribuita nè a Sallivan nè a Jenney se con questo termine si intende semplicemente una struttura multipiano di grande altezza, poichè altezze del genere erano già state raggiunte, mediante strutture in mattoni portanti, poco prima del Wainwright Bulding di Sallivan, in particolare con i sedici piani del Monadnock Bloc di Burnham e Root, eretto a Chicago tra il 1889 e il 1892.

A Sallivan può essere attribuita l'evoluzione di un linguaggio architettonico appropriato alla struttura in altezza.

Il Wainwright Building è la prima enunciazione di questa sintassi, in cui la soppressione degli elementi orizzontali, già evidente nel Marschiall Field di Richardson, è condotta alla sua conclusione logica: la facciata, ormai priva di archi, è articolata da una griglia di pilastri rivestiti in mattoni, mentre gli elementi orizzontali sono arretrati e ricoperti di terracotta, così da fondersi con la finestratura.

I pilastri si elevano da un teso basamento di pietra a due piani, e terminano bruscammente con una cornice in terracotta, massiccia e decorata.

Quattro anni più tardi Sullivan perfezionò questa formula espressiva nel suo secondo capolavoro: il Guaranty Building.

Quetso edificio per ufficio a tredici piano, Sallivan creò una struttura decorativa in cui, secondo le sue parole, "L'ornamento è applicato, nel senso che è inserito, tuttavia, una volta completato, dovrebbe apparire come se fosse sgorgato, mediante il lavoro frenetico di qualche agente benefico, dalla vera sostanza del materiale".

La terracotta decorativa avvolge l'esterno in una filigrana opaca, i cui motivi penetrano fino negli ornamenti metallici dell'atrio.

Solo le lastre di cristallo delle finestre del piano terreno e le pareti di marmo sono esenti da questo trattamento intenso, per non dire delirante.

Sallivan come il suo allievo Frank Lloyd Wright, si considerava come il solitario creatore della cultura del Nuovo Mondo.

Imbevuto di Whitman, Darwin e Spenser, ispirato a Nietzeshe, considerava i propri edifici emanazioni di un'eterna forza vitale.

Secondo Sallivan la natura si manifestava nell'arte attraverso la struttura e la decorazione.

Il suo famoso motto " la forma segue la funzione", trovò la sua espressione più compiuta nel cornicione concavo del Guaranty Building, in cui la <<forza vitale>> ornamentale sulla superficie dei montanti si espande in vortici attorno alle finestre circolari dell'attico, riflettendo metaforicamente il sistema meccanico dell'edificio che, citando Sullivan, " si completa e compie il suo gran giro, salendo e discendendo". .

Questa metafora organica fu fissata in forma più essenziale mediante il significato che Sallivan attribuiva al seme alato del sicomoro, il <<germe>> descritto nella prima pagina del suo discorso sulla decorazione architettonica, A System of Architectural Ornament According with a Philosophy of Man's Power, pubblicato nel 1924, l'anno della sua morte.

Sotto questa immagine Sullivan pose una didascalia nietzschiana: " il germe è la cosa reale: la sede dell'identità . Entro il suo meccanismo delicato giace la volontà di potenza, la cui funzione è di cercare e alla fine trovare la propria espressione nella forma".

Per Sallivan, come per Wright, questa forma poteva evolversi solo in una America millenaristica e democratica, dove sarebbe emersa come" un'arte che vivrà perchè sarà del popolo".

Ma come profeta culturale, Sallivan fu largamente ignorato: la sua cultura ugualitaria, estremamente idealizzata, fu rifiutata dal popolo stesso; la sua insistenza morbosa sulla creazione di una nuova civiltà paragonabile a quella Assira, soprattutto come la espresse nel delirio e nel ritegno che coesisteva nella sua architettura orientaleggiante, lasciarono il pubblico confuso ed estraneo.

Sdradicate nella loro natura profonda, costrette a vivere durante una depressione economica, ai limiti di una frontiera, le masse preferirono le distrazioni gratificanti di un Barocco d'importazione, la White City, gli emblemi imperialisti della costa occidentale, che vennero presentati loro in modo così seducente nell'Esposizione Colombiana del 1893, ad opera di Daniel Burnham.

Questo rifiuto distrusse il morale di Sallivan, e nonostante un talento residuo, la sua autorità cominciò a declinare.

Separatosi dal suo socio Adler, egli perse il controllo delle proprie sorti professionali, cosicchè ricevette pochi incarichi.

ECOLOGIA

E' stata usata per la prima volta nel 1866 dal naturalista tedesco Ernst Haeckel nella sua opera Morfologia generale degli organismi si definisce l'ecologia come la scienza che studia l'insieme delle relazioni dell'organismo con l'ambiente circostante.

Alla fine degli anni settanta, diverse discipline, come la medicina, la geobiologia e gli studi sulle influenze dei campi elettromagnetici, hanno individuato i principali responsabili di alcuni disturbi e malattie.

Da allora si sono raccolte prove scientifiche per dimostrare che uno degli elementi che maggiormente influiscono sulla salute fisica e mentale dell'uomo sia ciò che lo circonda in modo più immediato.

La cultura ecologica di matrice tedesca propone di compiere essenzialmente un'azione sull'esterno;

l'uomo modifica lo spazio e scopre che alcune cose sono nocive; le cambia, ma così facendo modifica altri equilibri e ha bisogno di altri controlli e di selezioni rigorose dei materiali, delle lavorazioni, delle finiture.

Diventa necessario, controllare l'ambiente con il maggior numero possibile di mezzi e far riferimento a un'idea di salute che, abbandonando l'astratto linguaggio burocratico, diventa un obbligo per l'uomo agire in tale direzione.

Cerchiamo di sviscerare il termine" Bioedilizia " che propone un'immagine della casa assimilabile a quella di un organismo vivente che deve necessariamente essere protetto da una pelle impermeabile e traspirante che consenta uno scambio continuo tra interno e sterno(la nostra pelle da questo punto di vista è un modello eccezionale).

Bisogna dunque imparare dalla natura e preferire per le coperture i materiali più resistenti e con sistema doppio tetto che permette di isolare le coperture.

Saper mediare sapientemente mattoni di argilla cotta per le coperture e argilla cruda per le pareti interne con sistema a cassetta(esterno pagnatta e interno mattoni di argilla cruda essiccata nei periodi di luglioe agosto).

Vediamo di analizzare gli "Archetipi " usati nella Bioedilizia escludendo i materiali sintetici.

Il Legno e L'argilla sono onnipresenti in questo settore in forma di parquet e di piastrelle in cotto, gres, clinker e ceramica.

Uno spazio marginale è invece occupato dai pavimenti tessili in fibre vegetali (cotto, sisal ecc. ) o animali (lana) che per motivi igienici legati all'accumulo di polveri, acari e altri microrganismi vanno usati con molta parsimonia. per quanto riguarda il legno valgono ovviamente le considerazioni sul suo trattamento: un parquet verniciato con una vernice poliuretanica perde molte delle caratteristiche proprie del legno e diventa oggettivamente un pavimento di plastica.

Per quanto riguarda la ceramica le altissime temperature di cottura cui l'argilla è sottoposta determinano una vetrificazione del materiale che gli fa perdere le sue doti di assorbenza e traspirabilità incrementandone però l'impermeabilità, che è a volte indispensabile.

Bisogna evitare le ceramiche che sono spesso colorati con materiali sintetici o a base di metalli pesanti che produce diossina.

Vediamo di analizzare i materiali coibenti isolanti evitando di utilizzare materiali di origine petrolchimica utilizzati per la coibentazione termoacustica, inoltre sono nocivi all'uomo.

Fibre Minerali: i materiali coibenti naturali a conformazione fibrosa anche se di origine naturale, sono sconsigliati la sua pericolosità sta nel fatto che le microfibre es. l'amianto produce polveri sottili che liberate nell'aria sono irritanti per le mucose dell'apparato respiratorio, e provoca cancro nei polmoni.

I materiali da utilizzare per una buona coimbentazione sono: il sughero, fibra di cocco, di juta, di cotone, di lino, lana di pecora, argilla, cere e oli .

Analizzando questi materiali si scoprirà che: hanno capacità di diffusione (traspirabilità), igroscopicità(distribuzione uniforme dell'umidità), la resistenza al fuoco, a muffe, funghi, insetti e roditori, l'assenza di prodotti protettivi e sintetici, l'assenza di odore, non hanno radioattività, la capacità di essere elettricamente neutri, la sostenibilità ambientale (materie prime rinnovabili, riciclabili e non pericolose per la salute dell'uomo e dell'ambiente).

Il Sughero per esempio viene prodotto dalla corteccia di un albero di origine mediterranea, la quercia da sughero (Quercus suber)

Questa corteccia è composta da un tessuto cellulare spugnoso, morbido e resinoso costituito da milioni di alveoli che si stratificano lentamente e, una volta asportata si riproduce nell'arco di dieci anni.

9/04/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'

Architetto Alessi Baldassare

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