Auguste Perret "Il cemento Armato"

Oggi vorrei soffermare la vostra attenzione sull'evoluzione dell'architettura nel 1900. Utilizzando le parole del genio LeCorbusier: "percorriamo insieme le tappe fondamentali che hanno segnato l'evoluzione dell'architettura", utilizzando i nuovi materiali quali il cemento e l'acciaio.

La civiltà delle macchine grazie alle scoperte innovative dopo un secolo di gestazione, si dota di strumenti conformi alla propria natura e restituisce all'uomo la sua supremazia e la sua dignità. Con questa compiuta rivoluzione tecnica ha inizio la rinascita architettonica che ha avuto tre cause fondamentali e che alcuni sono d'ordine spirituale.


-L'introduzione dei calcoli di resistenza

-una certa evoluzione della coscienza

-rinnovamento estetico compiutosi nelle arti figurative.

Durante il primo ciclo dell'era delle macchine, Il secolo del ferro dal Pont des Arts alla Tour Eiffel passando per il Crystal Palace di Londra e per gli edifici delle Esposizioni Universali di Parigi, rappresentano una luce sull'avvenire.

Una rottura con il passato e con le sue abitudini e tradizioni costruttive ed estetiche non poteva non provocare una reazione dell'accademia: basti ricordare il clamoroso <<manifesto degli intellettuali parigini>> che richiedeva la sospensione dei lavori della Torre Eifell, e le demolizioni, eseguite dopo il 1900, del Palais de l'Industrie,  della Galerie des Machines, ecc. .

Il cemento armato nato in Francia, si sviluppa grazie ad August Perret che vituperato dai colleghi, che giungono a contestargli il diritto al titolo d'architetto. . . . Nel giro di quaranta'anni, il cemento armato si è affermato come nuovo sistema di costruzione in tutto il mondo, è stato applicato nelle opere più ardite, ponti,  dighe, edifici industriali;come anche negli edifici tradizionali:palazzi e case.

Anche l'acciaio viene adottato dall'architettura d'abitazione, non solo per la struttura dei grandi edifici ma anche per realizzare industrialmente e in serie la casa unifamiliare prefabbricata.

I misfatti della prima era industriale hanno aperto,  fin dalla seconda metà dell'Ottocento un dibattito inteso a stabilire il giusto punto di vista da cui partire per instaurare un favorevole equilibrio tra l'uomo e la macchina. Mentre l'industria si è affermata decisamente e la macchina è divenuta padrona, l'uomo si vede ridotto in miseria e spinto inesorabilmente a una vita contro natura.

Se nel tumulto della conquista industriale le macchine sono mantenute e curate come divinità, è fatale che gli uomini siano abbandonati alla deriva.

Secolo del vapore, quindi del carbon fossile: secolo nero. Le regioni si coprono di fabbriche e di abitazioni, la casa è male attrezzata dato il ritmo febbrile e l'incuria. La condizione dell'uomo è scesa così in basso che dappertutto si avvertono i profeti che declamano le grandi riforme fondamentali che vogliono rendere armoniosa la civiltà delle macchine.

Si apre il dibattito estetico. Verso il 1900 avviene lo scisma architettonico da cui nasce lo Style Nouveau,  Il Modern Style.

Fin dal 1850 un apostolo di autentica nobiltà, Ruskin, aveva proclamato la necessità di una nuova coscienza, capace di reggere i destini della civiltà delle macchine. La sua predicazione riguardava le arti, e in particolare quella più vicina alla persona umana, l'architettura.

Rifiuto del fasto puerile, costoso e deprimente dell'architettura ufficiale. Un'abitazione dell'uomo nuovo che aveva la stessa tipologia sia del povero che del ricco e con gli stessi oggetti che accompagnavano la loro vita.

L'urbanistica rinasceva da un nefasto letargo, disciplina eterna legata alla vita stessa della società. Da quel momento in poi, l'urbanistica e l'architettura, solidali tra loro, avrebbero nuovamente rappresentato la scienza a tre dimensioni capace di garantire all'uomo le condizioni di vita materiali e psicologici più favorevoli.

Domani continueremo a parlare dell'eterno problema degli equivoci delle ragioni del vivere.

22/02/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'

Architetto Alessi Baldassare

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