Come migrare Windows da disco meccanico a disco a stato solido (SSD) senza reinstallare il sistema
Uno dei modi per velocizzare il PC ed anche per far tornare veloce un computer vecchio, è il cambio dell'hard disk tradizionale con un disco a Stato Solido SSD, che è molto più veloce.
Il problema è migrare Windows e tutti i programmi nel nuovo disco SSD, senza fare una nuova installazione, cosa non proprio positiva se si hanno molti dati importanti.
Inoltre non basterebbe clonare l'hard disck copiandolo in un altro disco come si farebbe normalmente, perchè un disco SSD non potrà mai avere la stessa capienza di un hard disk normale ed avrà una capacità di spazio molto più limitata (costerebbe troppo, se esistesse, un SSD da 1 TB).
Invece di aggiornare ad una unità più grande, si vuole fare una migrazione in un disco più piccolo, il che significa che molti dati non potrebbero entrare sul SSD.
Se quindi non si può o non si vuole fare un'installazione pulita (e reinstallare Windows senza perdere i dati), si può fare una migrazione piuttosto facile che non dovrebbe impiegare più di un pomeriggio come tempo.
Quello che si deve fare è, in sintesi: fare un backup dell'hard disk in un altro disco, eliminare tutti i file personali ossia documenti, film, foto e musica in modo da diminuire lo spazio occupato da Windows all'osso.
Clonare poi l'unità Hard Disk sul disco SSD e cancellarla.
Di seguito, spostare tutte le cartelle utente contenenti Documenti, Musica, foto ecc nell'hard disk originale e ripristinare tutti i file personali dal backup.
Il risultato sarà un pc scattante e veloce con Windows ed i programmi installati in un disco a stato solido, lasciando invece i dati normali nel vecchio hard disk che agirà come disco secondario.
Nota: Se si sta utilizzando un computer portatile, questo processo è sicuramente più difficile in quanto non si può installare più di un disco al suo interno.
Si dovrà quindi sacrificare un po' di spazio ed usare magari un hard disk esterno per contenere dati fissi come i file delle foto, gli mp3 ed i video.
Per spostare Windows in un disco SSD quello che serve è quindi un computer fisso con hard disk interno con Windows installato, un disco a stato solido SSD in cui sarà portata l'intera installazione, ed un disco di backup che può essere un drive USB esterno o anche un memoria.
Il disco SSD deve essere capiente almeno della quantità totale dell'hard disk meno lo spazio occupato dalla cartella utente.
Per scoprire questo spazio si può cliccare col tasto destro sulla cartella C:\Users\ e leggere, nelle proprietà, quanto spazio occupa il suo contenuto.
Dalle Risorse del computer si può vedere invece lo spazio non libero dell'unità C:
Ovviamente l'SSD dovrebbe essere un po' più grande di questo per futuri aggiornamenti e nuovi programmi.
Si suppone che, ai fini di questa guida, sia stato già installato all'interno del computer il nuovo disco rigido SSD. Come accennato sopra, adesso è necessario fare un backup dei dati in un'altra unità o drive esterno in modo da salvare tutti i dati personali: documenti, musica, immagini, foto, video ecc.
Poiché non è possibile clonare solo una parte di un disco, è necessario rimuovere tali file per comprimere i dati da trasferire.
Come programma per eseguire la migrazione si può usare il solito EASEUS Todo Backup Free, gratuito e già segnalato tra i programmi migliori per clonare il disco per fare il backup come immagine del sistema.
E' facile da usare, gratuito, e può clonare partizioni da un grande disco in un'unità più piccola, che è la cosa più importante per questo processo (dato che un disco SSD è probabilmente più piccolo dell'hard disk normale).
Questa guida presuppone che l'hard disk principale abbia anche una sola partizione con all'interno Windows ed i file personali.
Se si avesse un computer configurato in dual boot con Linux, OS X, o un'altra versione di Windows sulla stessa unità, tutto questo processo diventerebbe un po' più complicato.
Nella fase tre, bisognerà cliccare sulla partizione Windows e clonare solo quella nell'SSD invece dell'intero hard disk.
Dopo la fase tre, probabilmente, ci saranno problemi ad avviare Windows dal SSD perchè manca il bootloader di Windows.
Quindi, dopo aver eseguito la migrazione sul SSD, sarà necessario inserire il CD di installazione di Windows (o il disco di ripristino di Windows 8 ) e scegliere "Ripristina il computer" dalla schermata principale per riparare il bootloader.
Per migrare, trasferire e spostare l'installazione di Windows in un disco SSD seguire i seguenti passaggi
1) Collegare l'SSD a una presa SATA libera dentro il computer.
Tenere aperto il case del computer durante l'intera migrazione.
2) Defrag e backup dei dati
Accendere il PC e deframmentare il disco: cliccare sul menu Start, digitare "defrag", aprire l'Utilità di deframmentazione dischi ed eseguire la deframmentazione.
Se si usa Windows 8 non è necessaria questa operazione.
Fare poi il backup dei dati su un disco esterno facendone una copia sicura (si può usare l'utilità di backup interna a Windows).
Nel backup, includere l'intera cartella C:/Users/Nome-utente
3) Eliminare i file dall'unità principale in modo che diventi abbastanza piccolo da essere contenuto nel nuovo disco SSD.
Questo significa che se il disco SSD è di 120GB e l'unità corrente ha 360 GB di dati, è necessario eliminare 240GB minimo.
Di solito, questo riesce cancellando tutta la musica, i film, i documenti e le foto (senza eliminare le cartelle stesse, solo i loro contenuti).
Se non bastasse, controllare i programmi più spaziosi e disinstallarli.
4) Copiare e spostare Windows nel disco a stato solido SSD
Aprire EASEUS Todo Backup e scegliere il tasto "Clone" dalla barra laterale di sinistra.
Cliccare su "Clona disco", scegliere l'unità corrente dove è installato Windows e poi selezionare il disco SSD come disco di destinazione.
Al contempo, selezionare l'opzione "Optimize for SSD" per assicurare che la partizione sia correttamente "allineata" ed ottenere le migliori prestazioni dall'SSD.
Cliccare su Avanti e lasciare che Easus copi il disco.
Se dovesse dire che l'unità di origine è troppo grande, allora non sono stati eliminati abbastanza dati.
Se si sceglie di migrare una partizione e non l'intero disco, invece di scegliere "Clona disco", si deve cliccare su "Clone Partition".
Tenere conto che tutto questo funziona se si clona l'intero disco e non una singola partizione.
Se si avessero due o più partizioni, bisogna unificarle da Gestione disco di Windows.
5) Avviare da SSD
Una volta che il processo di clonazione è completo, accendere nuovamente il computer, avviarlo e controllare che tutto funziona.
Rispegnere il PC e nel case dentro il computer, scollegare le prese SATA e collegare il cavo dell'hard disk principale sull'SSD.
Lasciando, per ora, staccato l'hard disk principale, avviare il computer.
Se tutto va bene, Windows viene caricato normalmente dall'SSD clonato senza accorgersi del cambio.
6) Ricollegare l'hard disk
Spegnere il PC, ricollegare l'hard disk vecchio con la presa SATA rimasta libera senza più toccare l'SSD.
Accendere il PC, entrare nel BIOS e modificare l'ordine di boot assicurandosi che come disco sia avviato l'SSD.
Se tutto va bene, il vecchio hard disk sarà visto come disco secondario e si potrà quindi usare per rimettere tutti i dati salvati in precedenza.
Si potrà anche cancellare da questo disco la cartella Windows che non ci serve più (ma meglio farlo quando si è sicuri che tutto funziona).
5) Spostare le cartelle utente
Ora che Windows è stato migrato nel disco SSD con tutti i programmi, per risparmiare spazio, si devono spostare le cartelle utente.
Andare su tutte le cartelle che si trovano dentro C:/Users/nome-utente e, per ciascuna di esse, premere col tasto destro del mouse, entrare nelle proprietà e cambiare percorso mettendo, invece che C, il disco secondario che avrà un'altra lettera (visibile da risorse del computer)
Fare questo per tutte le varie cartelle contatti, desktop, Download, Preferiti, collegamenti, Documenti, Musica, Immagini, Video, Partite salvate.
7) Attivare AHCI
AHCI è la modalità per ottimizzare l'uso di una unità SSD.
Esso deve essere attivato su Windows prima e poi sul BIOS (nelle opzioni SATA Configuration).
Cercare su Google la guida per attivare AHCI Mode.
Un programma alternativo e automatico per fare la clonazione di Windows su SSD è AOMEI Partition Assistant, gratuito.
Dopo aver spostato Windows sul l'unità SSD collegata come disco secondario, basterà spegnere il computer, aprirlo e poi scollegare l'hard disk primario e collegare al suo posto la SSD.
L'hard disk si potrà poi installare come disco secondario.
27/09/2014
Fonte:
http://www.navigaweb.net