Tariffe verdi energia per risparmiare

Ad oggi, una famiglia media può risparmiare oltre 100 euro all’anno e nel contempo, in alcuni casi, anche aiutare l’ambiente. Basta scegliere la tariffa giusta.

Ricordiamo infatti che la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica, avvenuta nel 2007, ha permesso finalmente ai fornitori la vendita diretta al cliente finale.

Le conseguenze del processo di apertura del mercato, finora gestito dall’ex monopolista in una difficile commistione di interessi pubblici e privati, si sono tradotte in una riduzione dei prezzi di energia e gas e una diversificazione dell’offerta.

Secondo le ultime rilevazioni di SosTariffe nel mese di settembre i consumatori hanno preferito una tariffa a prezzo bloccato, in controtendenza rispetto l’andamento di mercato dove il prezzo all’ingrosso si attesta ancora in calo. Oltre il 64% dichiara quindi di volere una tariffa che permetta di tutelarsi dall’aumento dei prezzi energetici mentre il 34% si dichiara a favore di una tariffa indicizzata ai parametri di costo fissati dall’Autorità dell’Energia e del Gas che permette un risparmio certo seppur più contenuto.

La consapevolezza della tutela dell’ambiente su un pubblico proattivo di fascia “prosumer” (25-45 anni, maschi con istruzione elevata) è alta e, addirittura, il 40% degli utilizzatori (pari a un campione di 7000 famiglie) sceglie di preferire una tariffa prodotta con energia pulita.

Nel panorama italiano molti operatori propongono diverse offerte che strizzano l’occhio all’ambiente. E.ON Energia ed Enel Energia in primis presentano gran parte del proprio listino con energia verde anche grazie ai massicci investimenti che entrambe le multinazionali stanno compiendo, dall’eolico al solare, in tutto il mondo.

E come sono le tariffe greennon sempre risultano più care se paragonate ai prezzi della componente energia ottenuta da materia fossile o ai corrispettivi standard stabiliti dall’AEEG. Da un punto di vista economico, infatti, parte delle tariffe che cercano di preservare l’ambiente permettono di risparmiare rispetto a quella del mercato tutelato nonostante non siano le più convenienti in assoluto.

Consumo stimato 2624KWh per una famiglia composta da due persone giovani e un figlio.

Tariffe IV trimestre aggiornate al 25.10.2010

Ad esempio si può spendere meno e rispettare le emissioni con le “taglie” di Enel Energia. I quantitativi utilizzati per l’offerta di Energia Tutto Compreso Green sono approvvigionati da impianti a fonte rinnovabile, come acqua, vento e sole. Energia Tutto Compreso Green prevede inoltre la neutralizzazione delle emissioni di CO2prodotte dall’intero processo di fatturazione e dal consumo degli impianti di generazione.

Conveniente anche Casa risparmio con l’opzione tariffaria per l’energia elettrica Penso in Verde diABenergie che permette, ad un costo poco inferiore ai corrispettivi stabiliti dall’Autorità, di beneficiare di un’offerta certificata RECS.

Sempre positivo per l’ambiente, un po’ meno per le tasche dei consumatori, è anche il portafoglio di offerte rinnovabili di E.ON. A conferma che il rinnovabile ha bisogno di un incentivo, anche in parte dalla popolazione, trova spazio all’interno della proposta commerciale “Luce Click” la tariffa fossile di E.ON più conveniente sul mercato: se però si vuole optare per l’offerta di energia prodotta da fonti pulite è sufficiente spendere circa 25 euro in più rispetto alla tariffa regolata, stabilita dall’Autorità dell’Energia e del Gas.

Il rincaro è maggiore con A2A che propone, sul mercato libero, le proprie tariffe a prezzo bloccato con energia proveniente da fonti rinnovabili: il sovrapprezzo in questo caso è di circa 60 euro all’anno.

Anche LifeGate, sempre molto impegnata nella difesa dell’ambiente, offre allo stesso prezzo della tariffa di maggior tutela l’offerta ecosostenibile certificata RECS (il sistema europeo che garantisce l’impiego delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica). L’energia a “impatto 0” di LifeGate non causa emissioni di CO2 compensando il rilascio di anidride carbonica con la creazione e la tutela di foreste capaci di riassorbirla.

Ma le tariffe “green” provengono davvero tutte da energia pulita? A volte no. E il problema è più generalizzato: i sottoscrittori di tariffe verdi utilizzano in certi casi la stessa energia di tutti gli altri. Infatti, meno di un decimo dell’elettricità prodotta (si è obbligati per leggere a produrre solo il 2% dell’elettricità in modo pulito) deriva da fonti alternative e la produzione fossile viene compensata con gli RECS.

Questo meccanismo prevede l’acquisto di certificati che vanno a sostenere lo sviluppo e produzione di impianti rinnovabili: l’energia venduta sul mercato può essere quindi in parte fossile ma si finanzia il modello rinnovabile.

I più importanti fornitori sono impegnati per un mondo sostenibile: E.ON ha appena investito oltre 400 milioni in un parco eolico offshore mentre Enel Green Power è scesa in Borsa per raccogliere e investire nel rinnovabile oltre 1 miliardo di euro nei prossimi anni. Sono lezioni di ecosostenibilità per tutti i competitor ancora in ritardo e anche per i cittadini che, in primis, devono (o dovrebbero) abbracciare un consumo rispettoso dell’ambiente.

Infatti, ancora prima di dare un segnale forte al mercato nella scelta di energie pulite si dovrebbe puntare in modo convinto sull’efficienza energetica. Per risparmiare soldi e inquinamento bisogna consumare meno e soprattutto meglio.



Pubblicato il 29 ott 2010, da Alessandro Bruzzi
Fonte: http://www.reteingegneri.it

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