Energia

Analisi principali parametri per la giusta scelta di una stufa a pellet: costi, consumi, dati tecnici

Sul mercato sono presenti numerosi modelli alimentati a pellet, piccolo concentrato di segatura di legno non trattato e pressato, con estetica e tecnologia differente. Per quanto riguarda il secondo aspetto bisogna verificare l’esistenza dei presupposti di base per installare la stufa, quali la possibilità di posizionare la canna fumaria e una presa d’aria, ossia un foro di areazione che deve essere collegato con l’esterno dell’abitazione, la presenza di una presa elettrica per l’avvio e il funzionamento.

Per prima cosa bisogna decidere se optare per la tipologia ad aria oppure per quella ad acqua (idro). Quest’ultima permette di produrre acqua calda per uso sanitario e per i radiatori. La stufa ad aria consente di diffondere l’aria calda in più stanze, previo sistema di canalizzazione. Le dimensioni della stanza sono importanti, infatti circa il 30 % del calore prodotto dalla stufa rimane nella stanza, quindi se di potenza elevata potrebbe renderla invivibile.

Installatori impianti energie rinnovabili dovranno essere certificati

In tema di energie rinnovabili una fase spesso colpevolmente trascurata è quella relativo all’installazione vera e propria dell’impianto. Come è facile da intuire una cattiva installazione di una o più componenti può limitare, anche sensibilmente, le performance e la vita media di un’installazione.

Considerato poi che installatori, artigiani ed elettricisti rappresentano spesso l’unico punto di contatto tra il vasto pubblico dei non addetti ai lavori e le imprese del settore, è chiaro come la disponibilità di personale professionalmente qualificato costituisca una garanzia per la diffusione di tutte le energie rinnovabili.

Previsioni aumento dell’occupazione nel settore delle energie rinnovabili

Le rinnovabili non sono solo fonti di energia ma stimoli per l’occupazione. Le previsioni fatte dalla Commissione europea e da Greenpeace concordano su questo punto e forniscono un quadro decisamente interessante, con centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.

Partiamo dal prospetto europeo. Secondo le stime esposte in questi giorni dal vice direttore generale DG Energia della Commissione Europea, Fabrizio Barbaso, «Con una politica estera energetica comune riusciremmo a creare nuovi posti di lavoro: nel settore degli investimenti dovremmo creare circa 800mila nuovi posti di lavoro in Europa, con la politica delle rinnovabili 400mila, con la politica dell’efficienza energetica 2 milioni». Sintetizzando, ne escono 2,4 milioni considerando insieme rinnovabili ed efficienza energetica.

Come ottimizzare il riscaldamento domestico e risparmiare denaro

In invernoriscaldare il nostro ambiente domestico è ovviamente necessario, ma purtroppo anche costoso. Si calcola infatti che il suo costo incida in media per oltre il 50% sul consumo energetico annuo. Con alcune accortezze però si può anche dimezzare tale costo.

Di seguito elenchiamo alcuni suggerimenti, dividendoli in quelli riferiti specificamente all’ambiente domestico – onde evitare di disperdere il calore o sminuirne la forza consumando inutilmente energia – e quelli riferiti agli impianti di riscaldamento. Infine, uno spazio sarà dedicato anche ad alcuni utili consigli per l’acquisto ottimale di un impianto di riscaldamento.

Funzionamento e convenienza stufa a pellet

In questi tempi segnati dalla crisi economica ogni possibilità per risparmiare qualche euro non và trascurata; è il caso delle stufe a pellet, che negli ultimi anni hanno visto incrementare in modo vertiginoso le loro vendite. Ma è davvero conveniente la stufa  a pellet? Vediamo prima di spendere due parole sul loro funzionamento e sul loro combustibile, il pellet. Il pellet ha la forma di un piccolo cilindro legnoso; si ottiene dalla segatura di legno (scarti di lavorazione del legno), sottoponendola tramite macchinari specifici, ad altissime pressioni. I cilindri che ne derivano sono tenuti insieme da una sostanza naturale presente nel legno e chiamata "lignina", un prodotto quindi completamente ecologico e naturale. Da notare che prima dell'avvento dei pellets, gli scarti della lavorazione del legno venivano buttati.

 

L’Italia nel 2012 ha coperto il 33% della domanda mondiale di energia fotovoltaica

La potenza fotovoltaica annuale del nostro paese ha rappresentato più del 33% di tutto il mercato mondiale del 2011 e quello italiano è diventato il primo mercato mondiale dell’anno davanti alla Germania che comunque conserva il primato per potenza cumulata con 24.700 MW installati; l’Italia è seconda con 12.700 MW, che a maggio ha superato 13.160 MW.

Questi dati sono stati presentati ieri da Gerardo Montanino, direttore divisione operativa del Gestore Servizi Energetici (GSE) durante la quarta edizione de “ITALIAN PV SUMMIT, roadmap to grid parity”, in corso a Verona, con oltre 450 partecipanti registrati.

Fotovoltaico organico: maggiore rendimento e più flessibilità

Il 2020 si avvicina. Entro questa data, come recita la specifica normativa europea, tutti gli edifici civili di nuova costruzione dovranno essere in grado di produrre gran parte dell’energia che consumano si avvicina e con esso devono fare i conti tutti i protagonisti della filiera edile.
Per il mondo produttivo questo vincolo importante comporta costruire edifici destinati a consumare molta meno energia rispetto a quelli attuali. Ecco perché entra in gioco lo sfruttamento esteso di tutte le superfici dell’edificio. Non sarà quindi più sufficiente installare pannelli solari termicifotovoltaici sui tetti ma occorre considerare, come già peraltro si è cominciato a fare, a utilizzare le pareti degli edifici, finora trascurate per motivi estetici, di costo e di modularità.

Possibilità di sfruttare salti d’acqua di pochi metri col mini idroelettrico

Se sono quasi archiviati i progetti per la costruzione di grandi centrali, gli impianti di dimensioni più ridotte possono contare su abilità artigianali diffuse nel territorio per la fabbricazione di macchine ad hoc destinate a siti specifici. La principale frontiera di espansione sono i salti di acqua (da tre metri), gli acquedotti e i canali di irrigazione: si tratta di sorgenti di energia distribuite sul territorio. “A parità di potenza installata e in superfici minori, gli impianti mini-idroelettrici offrono un rendimento maggiore nella produzione di energia con 4500 ore annue di funzionamento in media, superiore all’eolico e al fotovoltaico”. Secondo gli ultimi dati diffusi da Terna, sono 1270 le strutture in grado di generare fino a un megawatt. Il  piccolo  idroelettrico produce più di 46 TWh di elettricità all’anno nei paesi appartenenti alla UE 27, e si stima possa raggiungere i 54,7 TWh entro il 2020. Oggi, il solo piccolo idroelettrico è sufficiente a fornire energia a più di 13 milioni di famiglie in Europa.

Conviene di più investire sull’efficienza energetica o sulle rinnovabili?

Il recente Piano per l’efficienza energetica 2011 della Commissione europea, pubblicato nel marzo di quest’anno, esordisce decantando le virtù di quella che “sotto molti aspetti può essere considerata la maggiore risorsa energetica dell’Europa. Date queste premesse, appare stupefacente apprendere, sempre nello stesso documento della Commissione europea, che, al ritmo attuale, solo metà di quell’obiettivo potrà essere raggiunto. Molto peggio di quanto ci si attende per il target percentualmente identico, questo sì molto costoso, delle rinnovabili.  Eppure, tutti gli studi quantitativi, indipendentemente dal grado di sofisticazione, ci dicono che in termini di costo-efficacia tra efficienza energetica e rinnovabili non c’è partita.

Studi sull'utilizzo della piezoelettricità per le energie rinnovabili

Dai pavimenti alle strade, alle foglie artificiali. Pur se con meno enfasi di altre energie rinnovabili, anche la piezoelettricità si sta facendo strada nel mercato, con la prospettiva di contribuire alla svolta green delle nostre città.

Primi studi in materia.

Risalgono al 1880 i primi studi in materia quando Pierre e Jacques Curie teorizzarono il fenomeno piezoelettrico. Il criterio di funzionamento è nella parola stessa: “Pressione elettrica” ovvero la capacità di alcuni materiali cristallini di creare una differenza di potenziale elettrico se sottoposti a stress meccanico. Questi principi trovarono le prime applicazioni per scopi militari durante la seconda guerra mondiale poiché il primo pavimento piezoelettrico non era altro che un particolare tappeto sul quale i soldati americani producevano energia elettrica attraverso gli esercizi che vi svolgevano al di sopra.

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