Tecnologia

Panoramica sui depuratori ed addolcitori di acqua domestici: cosa sono, come funzionano, che benefici e risparmi assicurano

L’acqua è un bene prezioso. Un bene primario alla portata di tutti. Non sempre, purtroppo, in modo immediato ed economico. Quanti soldi spendiamo in un mese, in un anno, per acquistare bottiglie d’acqua al bar, al supermarket, ai distributori automatici? Quando invece potremmo tranquillamente attingere a costo pari a zero acqua potabile direttamente in casa nostra? Esiste davvero un modo per bere acqua risparmiando, distillandola in tutta sicurezza? La risposta è sì, usando i depuratori domestici. E le modalità sono varie. Questo breve articolo ha lo scopo di darvi spunti essenziali per far sì che la vostra scelta, in base alle diverse esigenze, possa essere appropriata.

Nuove norme tecniche per i sistemi di depurazione di acqua ad uso domestico: Decreto del Ministero della Salute 25/2012

Evviva l’acqua del rubinetto! Secondo una ricerca stilata da Aqua Italia, l’associazione che raggruppa le aziende del settore del trattamento dell’acqua, il 75,5% della popolazione sceglie l’acqua a km zero. La risorsa viene considerata buona ma si interviene sempre più di frequente per renderla migliore.

E sono migliaia gli italiani che ricorrono ad apparecchiature e sistemi di depurazione dell’acqua domestica: impianti a osmosi inversafiltri per il cloro, addolcitori caraffe filtranti. Tutti dispositivi che ora possono contare su un quadro legislativo adeguato.

 

Quali sono i tempi previsti dalla legge per la manutenzione delle caldaie

Quando acquistate una caldaia, il venditore dovrebbe anche informarvi circa la manutenzione alla quale essa va sottoposta. In particolare, chi possiede una caldaia nella propria abitazione dovrebbe sapere che essa può subire due tipi di manutenzione: una, definita ordinaria, fa capo a due normative di riferimento,  ovvero la Uni-Cig 10435/95 e la Uni-Cig 10436/96, secondo le quali si definiscono le norme di sicurezza, di funzionamento e di pulizia della caldaia, come interventi da effettuare a cadenza annuale.

Il secondo tipo di manutenzione è dato invece da quella “obbligatoria per legge”, ovvero la verifica del rendimento di combustione e nell’esame dei fumi della caldaia, con particolare riferimento all’età ed al modello della caldaia stessa secondo  la norma di riferimento n° 192/2005, modificata dalla n° 311/2006.

Quale solo i tipi di caldaia che possono essere istallati in un’abitazione? Caldaia a camera aperta, caldaia a camera stagna, caldaia a condensazione

Caldaia a camera aperta

La caldaia a camera aperta “tiraggio naturale” consente il tiraggio in modo naturale, dei fumi di scarico.

Il suo funzionamento consiste nel prendere all’ambiente l’aria comburente, attraverso delle aperture frontali o laterali.

I fumi vengono trasportati con un tiraggio naturale attraverso una canna fumaria, che li porta all’esterno.

Le nuove normative consentono l’installazione di questa caldaia solo all’esterno dell’abitazione o in locali  dove ci sia un’apposita areazione.

Illuminazione LED abitazione: panoramica sulle caratteristiche principali delle lampadine a LED

Nel mercato dell'arredamento, grazie ad un'innovazione nel campo dell'illuminazione, è in corso un rinnovamento: sto parlando delle lampade a Led. Grazie alle loro caratteristiche, è possibile ottenere soluzioni fino a qualche anno fa difficili da pensare.

Nell'arredamento della casa ma specialmente nell'illuminazione c'è un'innovazione che sta rivoluzionando il mercato: le lampade a Led. Cercherò di far chiarezza con alcuni numeri e fatti dato che la scommessa dei Led sembrerebbe ormai vinta a tutti gli effetti, specialmente dal lato ecologico e del risparmio. Le lampade a led hanno una maggiore durata, un minor consumo, una maggiore resistenza ad urti e colpi e più di tutto sono più ecologiche. 
Nel mercato dell'illuminazione e dell'arredamento, le imprese leader promettono un forte risparmio energetico a casa infatti:

 

Impiego delle barriere a microonde nei sistemi di allarme perimetrale

La barriera attiva a microonde è uno dei rivelatori piu' sicuri ed affidabili impiegati nelle protezioni perimetrali per esterno. Una barriera è costituita da un dispositivo trasmettitore ed un dispositivo ricevitore. Il trasmettitore emette una radiazione elettromagnetica, la cui frequenza si aggira intorno ai 10 GHz, che viene indirizzata, per mezzo di un' antenna, verso il dispositivo ricevitore. Il ricevitore, anch' esso dotato della sua antenna, può essere posizionato da pochi metri fino a 250 metri di distanza. Il fascio di microonde che si instaura tra il trasmettitore ed il ricevitore, quando non ci sono ostacoli in mezzo, permette di ottenere in uscita del circuito di analisi del ricevitore, un segnale di livello proporzionale all' ampiezza del segnale ricevuto. Questa condizione viene interpretata dalla centrale come condizione di riposo.

 

Studio tecnologie per convertire la luce in energia elettrochimica

Il cartone animato Braccio di Ferro ci ha insegnato, in maniera ludica, quale possa essere il potere nutritivo degli spinaci. Ma che queste erbe potessero divenire una sorgente utile e pulita per la produzione di corrente elettrica nessuno avrebbe mai potuto immaginarlo, eccezion fatta forse per un team di ricercatori americani.

I ricercatori della Vanderbilt University sono partiti da un punto fermo: gli spinaci contengono la Photosystem1, una proteina foto-sintetica capace di convertire la luce in energia elettrochimica. Una serie di esperimenti ha permesso di mettere a punto una tecnica capace di combinare la proteina in questione con il silicio, materiale presente nelle celle solari.

Cos’è il vetro fotovoltaico? Nuova frontiera del fotovoltaico

Quando si pensa ai pannelli solari, viene in mente un’estensione di rettangoli neri che coprono le superfici, oscurando tutto quello che si trova al di sotto. Queste però sono le tradizionali celle fotovoltaiche. Ora però, esistono, grazie all’evoluzione della tecnologia in questo ambito, anche i “vetri fotovoltaici”.

Si tratta di veri e propri pannelli trasparenti perché utilizzano il vetro come base, lasciando così passare la luce e potendo ricoprire superfici vetrate come lucernari, tetti e facciate. L’edificio ci guadagnerà in risparmio energetico e in illuminazione naturale e diventerà produttore “in proprio” e in maniera autonoma di energia!

Riscaldamento domestico tramite celle alimentate da combustibile ad idrogeno

Fornire energia elettrica all’ambiente domestico sfruttando un sistema di celle alimentate da combustibile a idrogeno. Non è fantascienza ma pura realtà, già sperimentata nelle abitazioni di paesi come il Giappone. Della grandezza di una valigia. il sistema è posto nelle immediate vicinanze di un serbatoio che funge da boiler. Nel processo di produzione di energia elettrica le celle combustibili emanano calore e questo è sufficiente a riscaldare l’acqua per l’intera casa.

L’ossigeno utilizzato dalle celle a combustibile proviene dall’aria, mentre l’idrogeno viene estratto dal gas naturale attraverso un dispositivo. Ma uno dei sottoprodotti della combustione è molto velenoso e tristemente noto per i tragici incidenti che ha provocato: il monossido di carbonio.

Impiego del grafene per i pannelli fotovoltaici del futuro

Flessibile, sottile, resistente, trasparente, impermeabile, poco costoso e sostenibile. Stiamo parlando del grafene, il materiale del nuovo millennio che ha radici antiche che affondano nella nostra quotidianità. La storia degli uomini è fatta di scoperte e, di tanto in tanto, un nuovo materiale o elemento chimico apre le porte a nuove sperimentazioni. Dalla consegna del premio Nobel per la Fisica ad Andre Geim e Konstantin Novoselov nel 2010, la ricerca non si è fermata e nuove scoperte fanno ben sperare sulle future applicazioni del pronipote della grafite.

DALLA GRAFITE AL GRAFENE

La scoperta e il Nobel
La grafite è un minerale che si presenta in natura sotto forma di masse fogliacee o lamine di colore nero. La sua struttura atomica è costituita da atomi di carbonio che formano un reticolo di celle esagonali a strati ed ogni strato è legato agli altri attraverso le forze di Van der Waals. La sua temperatura di fusione è la più alta in natura (fonde a 3500 °C) ed è un ottimo conduttore di elettricità e calore. 
Il grafene è un materiale ottenuto in laboratorio dall’esfoliazione della grafite ed è costituito da uno strato monoatomico di carbonio, organizzato secondo una struttura cristallina a celle esagonali. Il suo ridottissimo spessore di 0,3 nanometri ci permette di definirlo un materiale bidimensionale.

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