Economia e fisco

Polizze assicurative: come verificare abilitazione compagnia assicuratrice ad operare in Italia

Come controllare se una compagnia di assicurazioni è abilitata in Italia

Come controllare se una compagnia assicurativa è abilitata ad operare nel territorio italiano. L'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo è l'ente incaricato alla concessione delle autorizzazioni ad operare sul territorio italiano. Le liste delle compagnie assicurative sono pubblicate dall'Isvap allo scopo di dare pubblicità alle compagnie assicurative abilitate presso gli utenti e le agenzie intermediarie. La lista può essere consultata anche online sul sito www.isvap.it. Nel momento in cui l'Isvap constata la presenza di una compagnia di assicurazione operante in Italia ma priva di regolare abilitazione, divulga un comunicato stampa per avvertire gli utenti.

Procedure da seguire per cambiare compagnia di assicurazione

Cambiare compagnia assicurativa non è affatto complicato, basta rispettare alcune regole. Per cambiare compagnia assicurativa è prima di tutto necessario disdire la polizza di cui si è titolari verificando se nel proprio contratto è previsto il tacito rinnovo, come accade normalmente per le compagnie assicurative tradizionali che operano attraverso le agenzie presenti sul territorio, oppure sia necessario rinnovare esplicitamente la polizza alla sua scadenza, come avviene nella maggior parte dei casi nelle compagnie di assicurazione diretta online o telefonica in base a quanto previsto dal decreto Bersani.  Nel primo caso, per quanto riguarda le polizze RC auto, la disdetta va inviata alla compagnia almeno 15 giorni prima della scadenza annuale attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno (per quanto riguarda la data fa fede il timbro postale del giorno di invio) o, in alternativa tramite fax.

Installazione sistemi videosorveglianza nel condominio. Cosa prevedono le norme: Cassazione 03/01/2013 N.71

I sistemi di video sorveglianza (privati e comuni ex art. 1117 c.c.) nel condominio tra vecchie questioni e la nuova disciplina del condominio 1122 ter c.c. 

All'aumento del timore per la propria incolumità personale e all'aumento delle istanze di protezione, anche solo da danneggiamenti, dei beni propri, corrisponde l'aumento della domanda di mezzi di protezione e di prevenzione. Tra i vari mezzi di protezione un ruolo importante (per basso costo di installazione e di manutenzione e alto potere deterrente) è svolto dalle telecamere di “sorveglianza” usate come strumento passivo per scoraggiare eventuali soggetti male intenzionati.

Questo, però, non esclude il sorgere di problemi “collaterali” all'installazione, anzi se tali telecamere sono installate in un condominio da un singolo proprietario e/o dal condominio come bene comune ex art. 1117 c.c. danno vita a non pochi problemi.

Polizza assicurativa contro le fughe di gas

Se ne parla ormai da qualche mese ma sarà attivata solo a partire dal 1° ottobre la nuova assicurazione contro gli incidenti causati da fughe di gas. L’assicurazione coprirà gli infortuni alle persone (massimale 130mila euro), i danni materiali a beni immobili (massimale 110mila euro) e/o cose (massimale 45mila euro) e tutte le conseguenze della responsabilità civile (massimale 6,5 milioni) derivanti agli assicurati da incidenti “che siano conseguenza diretta di dispersioni e/o fughe di gas distribuito da reti e causate da qualsiasi evento”.

Reti di imprese: definizione, come si possono creare e di quali agevolazioni possono beneficiare

I soggetti del Con­tratto di Rete.

Le reti di imp­rese sono cos­ti­tu­ite dall’insieme delle imp­rese che aderiscono a un “con­tratto di rete”, sia per orig­i­naria sot­to­scrizione che per ade­sione suc­ces­siva. E’ stato autorevol­mente osser­vato come attra­verso la cos­ti­tuzione di una rete di imp­rese, gli impren­di­tori “perseguono lo scopo di accrescere, indi­vid­ual­mente e col­let­ti­va­mente, la pro­pria capac­ità inno­v­a­tiva e la pro­pria com­pet­i­tiv­ità sul mer­cato e a tal fine si obbligano, sulla base di un pro­gramma comune di rete, a col­lab­o­rare in forme e in ambiti pre­de­ter­mi­nati atti­nenti all’esercizio delle pro­prie imp­rese ovvero a scam­biarsi infor­mazioni o prestazioni di natura indus­tri­ale, com­mer­ciale, tec­nica o tec­no­log­ica ovvero ancora ad esercitare in comune una o più attiv­ità rien­tranti nell’oggetto della pro­pria impresa”.

Finanziamenti a fondo perduto: cosa sono ed a chi sono riservati

finanziamenti a fondo perduto sono destinate ad alcune aree del territorio italiano e servono per incentivare l'imprenditoria giovanile. Ci sono quindi solo alcune regioni che possono accedervi: Sicilia, Calabria, Campania, Basilicata, Puglia, Lazio e Sardegna. Più alcuni comuni di altre regioni.

 

Bisogna rispettare alcuni requisiti per accedere a questo genere di prestiti. Bisogna avere tra i 18 e i 35 anni, essere residenti in queste regioni da almeno sei mesi e disoccupati alla data in cui viene presentata la domanda.

Assicurazione sulla vita: procedura per chiedere il riscatto o la riduzione

La polizza vita è un contratto che da diritto, dietro il pagamento di premi per un periodo predeterminato, a ricevere una somma di denaro in forma di capitale o di rendita uni vita dell’assicurato. Spesso si stipula una polizza vita quando si vuole accantonare una somma di denaro per poter integrare la propria pensione e migliorare il tenore di vita in futuro.per contratto, dopo un certo numero di anni specificati, chi ha sottoscritto una polizza vita può risolvere anticipatamente il rapporto assicurativo e chiedere la liquidazione del capitale (riscatto).
Non tutte le polizze vita possono essere riscattate. Possono esserlo le polizze a vita intera o quelle miste, ma non le polizze temporanee caso morte. Ai fini della richiesta di riscatto, oltre alla domanda e alla fotocopia di un documento di identità in corso di validità, l’assicurato deve allegare l’originale della polizza. Se non è stata consegnata o nel caso in cui si fosse smarrita, occorre allegare la denuncia di smarrimento presentata all’autorità oppure la dichiarazione di smarrimento dell’originale della polizza.

 

Aumentato a dieci anni il termine di prescrizione delle polizze assicurative dormienti

Cosa cambia con il Secondo Decreto Sviluppo (D.L. n. 179/2012)

 

Finalmente la battaglia di A.E.C.I. condivisa anche da altre associazioni di consumatori ha portato delle importanti novità in materia di polizze dormienti: il Consiglio dei Ministri, con il secondo Decreto Sviluppo (D.L. n. 179/2012) ha difatti riportato da 2 a 10 anni il termine di prescrizione delle polizze vita “dormienti”.

Il suddetto termine era stato ridotto a 2 anni con la Legge n.166/2008 ma, a detta dello stesso Governo in un recente comunicato, si è rilevato del tutto insufficiente al fine di garantire la possibilità di riscatto della polizza, soprattutto in caso di morte dell’intestatario.

Andamento rendimenti polizze assicurative sulla vita

Un 2012 a tinte fosche per le polizze vita, i cui rendimenti in questo anno sono molto calati. Le polizze vita sono contratti stipulati tra privati cittadini e compagnie assicurative, importanti strumenti in termini previdenziali per la propria famiglia, oltre che di un'utile forma di previdenza integrativa.

Una polizza vita prevede che la compagnia assicurativa si impegni, dietro la corresponsione di un premio, a liquidare al beneficiario ( o ai beneficiari) designato in polizza, un capitale in un’unica soluzione o attraverso una rendita, in seguito ad un accadimento relativo alla vita dell'assicurato.

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